L'opera distruttiva
La distruzione non è bella di per sé. Ammiriamo il metodo della distruzione, quello che appare il l'applicazione di regole - di un codice.
Di fronte alla violenza si sente la paura, nell'opera distruttiva si vede una bellezza che non si osa confessare, ma che stringe le trippe degli uomini anche più forte della paura.
E forse perché è un conforto alla paura, forse perché un'esaltazione solo crescente finirebbe coll'ucciderci - oppure a un certo punto "satura" e finisce lo stimolo, il governo della distruzione appare una potenza più grande, impone il rispetto e l'ossequio, ma soprattutto fa sorgere la venerazione.
Quando si coglie il dominio di sé capace di arrestare la distruzione senz'altra causa che la volontà, il potere del distruttore e si eleva in un dominio dei cuori e delle menti - dominio che, si intuisce, egli esercita innanzi tutto su se stesso.
Di fronte alla violenza si sente la paura, nell'opera distruttiva si vede una bellezza che non si osa confessare, ma che stringe le trippe degli uomini anche più forte della paura.
E forse perché è un conforto alla paura, forse perché un'esaltazione solo crescente finirebbe coll'ucciderci - oppure a un certo punto "satura" e finisce lo stimolo, il governo della distruzione appare una potenza più grande, impone il rispetto e l'ossequio, ma soprattutto fa sorgere la venerazione.
Quando si coglie il dominio di sé capace di arrestare la distruzione senz'altra causa che la volontà, il potere del distruttore e si eleva in un dominio dei cuori e delle menti - dominio che, si intuisce, egli esercita innanzi tutto su se stesso.
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