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13 maggio 2011

L'opera distruttiva

La distruzione non è bella di per sé. Ammiriamo il metodo della distruzione, quello che appare il l'applicazione di regole - di un codice.
Di fronte alla violenza si sente la paura, nell'opera distruttiva si vede una bellezza che non si osa confessare, ma che stringe le trippe degli uomini anche più forte della paura.
E forse perché è un conforto alla paura, forse perché un'esaltazione solo crescente finirebbe coll'ucciderci - oppure a un certo punto "satura" e finisce lo stimolo, il governo della distruzione appare una potenza più grande,  impone il rispetto e l'ossequio, ma soprattutto fa sorgere la venerazione.  
Quando si coglie  il dominio di sé capace di arrestare la distruzione senz'altra causa che la volontà, il potere del distruttore e si eleva in un dominio dei cuori e delle menti - dominio che, si intuisce, egli esercita innanzi tutto su se stesso.

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